sabato 26 marzo 2011

Biblioteca Van Stukk


Mi piaceva l'idea di condividere le mie ultime letture, o i libri che mi sono stati particolarmente a cuore...e così posto tutto qua.
Sia chiaro che non ho la pretesa di fare delle recensioni, ma solo di scrivere le mie impressioni!


"L'evoluzione di Calpurnia" - Jacqueline Kelly


Potevo lasciarlo sullo scaffale, con una copertina del genere?
Calpurnia è una ragazzina di dodici anni che vive nell'afoso Texas a cavallo tra la fine del 19esimo e l'inizio del 20esimo secolo. Molte cose stanno cambiando nel mondo...e anche Calpurnia, nel suo piccolo, si evolve. Cambiamenti che si susseguono in maniera retta e lineare, tesi verso l'infinito, contrapposti alla ciclicità della natura, che lei osserva e studia con crescente stupore e interesse; lo studio della natura e della mutazione di una pianta, che porterà poi alla scoperta certificata di una nuova variante, per giustificare l'anomalia di una ragazzina che vuole tracciare per sè una strada ben diversa da quella destinata alle donne di quel tempo; un nonno dal pensiero libero e illuminato che fa da mentore, che dimostra come la cultura apra la mente e renda indipendente il pensiero; una famiglia caotica e legata alle cose che "così devono essere", ma non in modo tale da sacrificare gli affetti, disposta comunque a vedere oltre - seppur con una certa cautela; ecco gli elementi principali della storia, giostrati in maniera fresca e leggera, assolutamente piacevole.

Sono stata molto contenta di questa lettura...forse perchè mi fa bene, ogni tanto, ricordarmi che il cambiamento e la rivoluzione sono processi inevitabili, naturali, rigenerativi: in un periodo di cambiamenti com'è questo per me, mi tengo stretta questo libro e penso alla storia della piccola Calpurnia per farmi forza!


"Cinquemila chilometri al secondo" - Manuele Fior


Questo fumetto si è portato a casa il premio Gran Guinigi dell'edizione 2010 di LuccaComics, e il premio "Miglior Fumetto dell'Anno" al Festival Internazionale del Fumetto di Angoulême, edizione 2011. Non sono una di quelle lettrici che osannano certe pubblicazioni solo perchè hanno vinto premi...ma questo lavoro di Manuele Fior ha una semplicità (e non intendo insinuare che sarà stato facilissimo farlo, anzi! Parlo della resa finale, chiaramente) così disarmante che è impossibile non volergli bene (sia al lavoro che a Manuele, che non conosco, ma vabbè!).
Sfogliando le pagine in stile "flip book" si nota un susseguirsi caleidoscopico di colori: tutti i colori dell'arcobaleno sono qui dentro. I colori fanno da protagonisti, scandiscono la storia, ritmano le pagine, isolano le vignette...gli acquerelli sono tutt'altro che precisi, le figure sono tracciate con segni leggeri e delicati, ma hanno tutto ciò che serve al lettore per assorbire le loro emozioni ed entrare nella storia.
La storia, ecco. La storia è semplice. Ma semplice sul serio, tant'è che non mi metterò a parlare della trama perchè se no dico tutto qui e non vale. Dirò solo che si parla di due persone, due vite, e il modo in cui queste vite scorrono e si incontrano e si sovrappongono e incrociano le vite di altre persone. Niente effetti speciali, lieti fini, magie, misteri, intrighi internazionali. E' bellissimo il modo in cui le cose si svolgono sulle pagine, nude e crude. Sul serio.
E' un azzardo creare una storia così, parlando di due vite normali
Io ho letto questo libro e ringrazio Manuele perchè ora so che storie così si possono fare. E si possono fare pure bene.

venerdì 18 marzo 2011

Indatown

Dunque, io abito a Bologna.
Bologna accoglie più o meno tutti, e ha proposte per tutta la fauna che la popola: umarells e zdaure sguazzano che è un piacere, i ggiòvani alternativi scivolano tra i portici con la noncuranza di chi ha sempre abitato lì, e perfino la fauna accessoriata con luisvuitton e moncler si è scavata il suo posticino glitterato.
Bologna offre tante proposte, e per starci bene bisogna imparare a cercarle.

Stavolta tocca a me, ché una proposta ce l'ho io. 

Propongo un laboratorio ai ragazzi dai 15 ai 18 anni che vogliono appropriarsi idealmente di un piccolo pezzetto di città.
Potranno girare per il quartiere Savena, scattare foto, raccogliere indizi, interviste, testimonianze, cenni storici, capire il territorio e catturare una faccia di questa Bologna sfuggente...e, infine, condensare il tutto in una miniguida che verrà stampata e divulgata

...Io che c'entro? 
La miniguida prevede tavole a fumetti, ça va sans dire...!

Il laboratorio è gratuito e ha cadenza settimanale.

Ecco i volantini:


Le informazioni necessarie le trovate qui:


Iscrivetevi...o proponete in giro!

mercoledì 16 marzo 2011

Non ve lo potete assolutamente perdere

Se siete di Firenze;
se non siete di Firenze ma avete voglia di fare una gita fuoriporta;
se vi ci sta proprio un aperitivo a buffet con gente simpatica;
se avete un'irrefrenabile voglia di essere generosi;
se martedì prossimo non sapete che fare;
se volete spianare un vestito nuovo ma vi manca l'occasione;
se volete vedere i tutor RAR all'opera;
se avete risposto no a tutte le opzioni precedenti ma siete ancora qui che leggete...

sappiate che MARTEDì 22 presso il BOSTON T (Viale Europa 160 - Firenze),  il progetto RAR - Risate contro il razzismo sarà ospite del Lions Club per una serata di finanziamento.

Aperitivo, buffet, e disegnatori RAR (tra cui io) che si cimentano per voi!

Cliccate sull'immagine sotto per una panoramica completa




dopodichè visitate la pagina facebook dell'evento e confermate la vostra presenza, mh?

PS: avevo parlato di RAR anche qui, per chi volesse rinfrescarsi la memoria...

domenica 13 marzo 2011

Impara l'arte


Sono fortunata: ho una mamma che sa cucire.
Sono fortunata: ho una mamma che sa cucire e ha molta pazienza.
Io, ecco, io faccio le vignette e avanzo pretese.

(La mia lezione di taglio e cucito si ferma qui, ma per il seguito potete chiedere a lei).

[tutto photoshop]


mercoledì 9 marzo 2011

30th Sketchcrawl - 22 Gennaio 2011

Visto che a gennaio fa freddo, ed è proprio da incoscienti andarsene in giro all'aperto a dipingere cose (seppur animati dal sacro fuoco del disegno dal vero), noi Sketchcrawlers abbiamo deciso di riunirci al Museo della Scienza e della Tecnologia "L. Da Vinci" di Milano: posticino al chiuso, con cose da ritrarre per ogni gusto!

Il 30esimo Sketchcrawl è trascorso così tra le sale e i capannoni del museo: navi, aerei, treni e locomotive, telai per la lavorazione dei tessuti, robotica, e persino un sottomarino, che è stato il mio primo, fallimentare tentativo di disegno dal vero della giornata: continuavo a guardare tutte quelle linee perfette, quelle tridimensionalità e quei volumi pieni e precisi...e niente, il segno sulla carta e quella sagoma che mi trovavo davanti non combaciavano per nulla. Alla fine ho cavato fuori questo acquerello (continuando a blaterare sul fatto che le ragazze devono disegnare unicorni e farfalle, non di certo sottomarini e treni e parti meccaniche), guarda caso della parte più frontale e piatta del sottomarino.



 La situazione è peggiorata subito dopo, quando sono entrata nel capannone delle locomotive. Cose meravigliose, un'orgia di dettagli e linee ormai obsolete ma proprio per quello pregne di fascino...e niente, la coordinazione occhio-cervello-mano che proprio non funzionava. Ho fatto certi castroni talmente rigidi e statici che ho strappato la pagina dalla stizza (LO SO che non si fa!).

Dopo pranzo però mi sono risollevata (e qui si conferma l'ipotesi secondo la quale gli sketchcrawl non vengono bene se non accompagnati da un buon pasto in compagnia!): ecco qui una carrellata di sketches fatti nell'area dei trasporti navali e aerei:





 


La prossima volta però si va al museo delle creature fantastiche eh (esisterà?).

[tecniche varie su carte varie. Non mi ricordo se ne avevo già parlato, comunque l'Aquash della Pentel con il serbatoio caricato ad ecoline -nel mio caso color seppia- è davvero una figata]



venerdì 4 marzo 2011

Cose serie

Giusto perchè ok, disegno un sacco di cacate, ma qualcosa di completo a volte lo faccio anche io...


Lo so che da una tavola non si capisce niente, ma questo passa il convento.

Sono la prima a riconoscere di non essere un mostro a colorare con photoshop (me la cavo con le vignette, ma in generale sono un po' legnosa e mi manca il concetto armonico del lavoro nell'insieme) (e praticamente non mi trovo bene a dare i volumi con ombre e luci "nette", ma forse si tratta di studiare a puntino una stesura che mi aggradi), per cui qualsiasi suggerimento/critica volta a migliorare la mia concezione del colore sarà bene accetta!

Anche suggerimenti su esercizi di training per assorbire la teoria del colore eh.

Qualsiasi cosa, che faccio un po' senso a colorare e lo so da me.

[la tavola è stata realizzata con pilot g-tec marrone e photoshop]


martedì 1 marzo 2011

Animali di casa Van Stukk


No, non si tratta di topoletti da laboratorio...sono proprio due pantegane, due coccolosi esemplari di Rattus Norvegicus. Sono fancy rats, ossia ratti da compagnia...e sono meravigliosi.
Anzi, meravigliosE.
Si chiamano Jo e Sabrina (un semino di girasole da sgranocchiare a chi indovina da dove vengono questi due nomi, huh huh) e non ne posso più fare a meno: quelle manine!; quegli occhietti, l'una rosa e l'altra neri!; la codona che bilancia gli equilibrismi!; le zampone posteriori, quando grattano e scapperano le orecchie!; i loro "pi! pi!" di quando una spulcia l'altra con troppa solerzia!...
Mai più senza pantegane.

PS: no, non potevo prendere un gatto perchè mi stanno sui coglioni. Potrei accettare solo uno Sphynx, il gatto gnudo, perchè ha la faccia da alieno e come fai a non adorarlo, è troppo brutto.

PPS: gli stecchi non li ho sbattuti alla mercè delle intemperie, eh...sono sempre qui, nelle loro teche, che oscillano fingendosi rametti scossi dal vento quando qualcuno passa accanto a loro e causa uno spostamento d'aria...a loro modo sono adorabili.