Per la cronaca, è nata prima la vignetta sulle cose che non mi piacciono: si vede che avevo questa necessità di far sapere al mondo, ad esempio, che quando vedo un paio di Hogan per strada non riesco a trattenere uno sguardo inorridito, o che le unghie ciccione a forma di paletta, decorate in maniera vistosa e imbarazzante, mi fanno un po' paura...
Poi, per parità -e per far vedere che dopotutto non sono solo un'acidona polemica- è nata la vignetta sulle cose che invece mi piacciono molto, le quali alla fine sono risultate persino in maggior numero (tiè).
L'elenco è stato stilato pian piano durante i tempi morti a lavoro. Disegnare, anche se si tratta solo di stupidagginine come queste qui sopra, mi fa arrivare a fine turno e ha una funzione rassicurante: mi fa pensare di non essere lì a sprecare il mio tempo, chè magari qualcosa si salva.
Mi piace coltivare illustrazioncine come queste perchè penso siano un buon esercizio mentale. So che sembrano disegnini buttati lì tanto per fare, ma posso assicurare che invece ci ho meditato su per organizzare gli spazi, la contestualizzare gli elementi e armonizzare il tutto. E' un po' il dai-la-cera / togli-la-cera che il Maestro Miyagi impone a Danielsan!; solo che io me li impongo da sola, e se non è abnegazione questa...
Mi piace coltivare illustrazioncine come queste perchè penso siano un buon esercizio mentale. So che sembrano disegnini buttati lì tanto per fare, ma posso assicurare che invece ci ho meditato su per organizzare gli spazi, la contestualizzare gli elementi e armonizzare il tutto. E' un po' il dai-la-cera / togli-la-cera che il Maestro Miyagi impone a Danielsan!; solo che io me li impongo da sola, e se non è abnegazione questa...
Beh insomma, questo è quanto.
[china nera/pennellarello pentel su sketchbook Daler - Rowney. La china funziona molto meglio e io torno in love con pennello e boccetta Winsor&Newton]
a me non piace il nuovo blog, mi fa arrabbiare: non riesco a guardare il biglietto da visita e ad ingrandire il disegno delle cose che non ti piacciono e mi ero affezionata a quello di prima, uff!
RispondiEliminaIl bigliettino da visita è lì così, solo a mo' di decorazione....e per quanto riguarda il disegno che non riuscivi a ingrandire, ora ho sistemato! E' nuovo questo blog e c'è ancora pocapoca roba dentro...magari tra qualche mesetto ti affezionerai anche a questo!
RispondiEliminaHo buttato le hogan ... ma le unghie le tengo così come sono!
RispondiElimina'un ti garba l' aglio??? Pane abbrustolito e strusciato con l' aglio, olio e sale ( tutto rigorosamente toscano ) l'è la fine de' mondo!
RispondiEliminaahah forte!("ventilare ipotesi" effettivamente detto con le hogan le unghie decorate e l'alito all'aglio stonerebbe parecchio!!)O___o
RispondiElimina@ Federico: avevi *davvero* le Hogan?!?! Delle unghie non voglio saperlo...!
RispondiElimina@ Pietro: No no no proprio no!! Infatti la cucina toscana mi è un po' ostile... :( aglio e semi di fnocchio come se piovesse!
@Ketepoz: ecco, brava, hai colto l'armonia degli elementi dell' una e dell'altra illustrazione!
oddio... anche a me piace vedere i peli nella striscia della ceretta...ehhehe
RispondiEliminae odio i texani bianchi e le hogan... secondo me disegnare al lavoro è un'ottima cosa e aiuta ad avere una buona mano e anche a divertirsi...sei molto brava , altro che qualcosa si salva ;))))