lunedì 2 settembre 2013

Giappone, dal mio taccuino - Ginza

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E quindi, Ginza.
Bello passeggiare a Ginza. Ci sono talmente tanti centri commerciali che uno potrebbe perdere intere settimane a girarli tutti, uno per uno. Sembrano tutti bellissimi. Io ne ho visto solo uno: avevo la pipì e Dario mi ha trascinata a caso dentro il primo che capitava. Era, ovviamente, quello degli anziani, dedicato al fashion della terza età. Mille centri commerciali, dicevo, di lusso e luccicanti e Dario mi porta in quello geriatrico. Non solo non mi interessava per niente ma i commessi ci guardavano pure con l'aria di chi si chiede "ma checcazz...?" -solo che erano troppo carini e professionali per farlo davvero e quindi si limitavano a sorriderci compuntamente.
Ah, no, poi siamo anche andati a prenderci un ottimo frullato nel piano seminterrato di un altro centro commerciale, stavolta gastronomico.
Vabè, centri commerciali luccicanti di Ginza, ci vedremo al prossimo giro.

3 commenti:

  1. Ciao Sara. Quando sono stato a Kyoto anche io mi chiesi perchè i pali fossero sovraccarichi di fili in un paese così avanzato tecnologicamente e mi hanno spiegato che è per via dei terremoti in questo modo è molto più facile trovare eventuali danni e ripristinare i collegamenti rispetto ai cavi interrati. Complimenti per il viaggio e per il taccuino!

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  2. Grazie Federico! Qualcuno, non ricordo chi, mi disse che era anche per via della velocità con la quale le città cambiano aspetto: a quanto pare i giapponesi hanno poche remore nell'abbattere e ricostruire, e i collegamenti, così, sono più semplici da gestire!

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  3. Sara, tu lo sai che appena comprerò e leggerò il tuo tacchiuno di viaggio mi tornerà subito voglia di ripartire???? Ci dobbiamo trovare per la serata sake e filmato!

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