Se ancora non sapete cos'è, guardando qui e qui potete farvi qualche congettura.
Di solito faccio anche un post informativo con qualche giorno d'anticipo, ma stavolta me ne sono proprio dimenticata (scusami, o fantomatico lettore che volevi assolutamente sapere la data e il punto di ritrovo per unirti al gruppo - se ci sei batti un colpo).
Comunque, siamo stati in giro per Bologna.
Posti al chiuso, of course, anche se il freddo mi ha colpita lo stesso e me ne sono tornata a casa con gli acciacchi che manco le vecchine.
Al piano terra della biblioteca dell'Archiginnasio, spostandosi sulla destra del loggiato d'ingresso, c'è questa stramba porta incorniciata da un tripudio di bassorilievi, affreschi, mezzibusti, capitelli, epigrafi latineggianti, fogliame in bronzo e un sacco di altri elementi che fanno un po' accozzaglia: l'ho ritratta perchè mi faceva simpatia la scritta spqB.
Dal primo piano si può accedere al Teatro Anatomico del sedicesimo secolo, dove i celebri professori dell'Alma Mater impartivano lezioni di anatomia. I banchi sono circondati da statue di gente famosa (io ho ritratto Ippocrate), e nel mezzo della sala troneggia il tavolo anatomico dove venivano dissezionati i cadaveri
Il baldacchino è sorretto da due statue di legno dette "gli spellati": in effetti, si tratta proprio della rappresentazione di due corpi umani senza pelle, con muscoli e tendini ben scolpiti e in evidenza...! Figata, al posto delle solite cariatidi ci sono loro, insomma. Quantomeno in armonia con l'ambiente circostante...!
Nel pomeriggio ci siamo spostati verso il Museo Medievale, con troppo poco tempo a disposizione per visitarlo e ritrarre le armature e le spadone conservate al suo interno. Così abbiamo ripiegato su Palazzo Fava (proprio lì accanto), fresco di restauro. E' stata una sospresa. Al piano terra, opere di arte contemporanea (tra cui quadri e sculture di Fontana, tele di De Chirico, bozzetti di Boccioni), e al piano di sopra bellissime stanze decorate da affreschi "narrativi" dei Carracci.
L'ultima immagine è una dimostrazione di Sketchcrawl estremo: ho ritratto il ragazzo al telefono nel tempo corrispondente a tre fermate di autobus, in piedi, in mezzo agli scossoni...e i due umarelli a braccetto mentre camminavo dietro di loro, sotto al portico. Tsè.
[matita e Aquash Pentel caricato con ecoline diluitissima. Lo sketchbook è un esperimento allo stato embrionale...comunque è stato realizzato con carta Canson da schizzi (quella che si imbarca in tutte le immagini) e da acquerello (nella prima immagine)]
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