sabato 10 agosto 2013

Giappone, dal mio taccuino - Santuario Meiji

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(dal Santuario Meiji in poi si è scatenata una vera e propria caccia al timbro: abbiamo scoperto, infatti, che non solo nei templi sono disponibili i timbri, ma anche nelle stazioni della metro, nei musei e negli info point turistici).

So che la pagina sulle cose che si possono fare nei templi può sembrare un po' blasfema e poco rispettosa della religione shintoista. Da quello che ho capito, però, per i giapponesi la "religione" non ha l'aura di sacralità che può avere il cattolicesimo da noi: per la maggior parte di essi si tratta più di una serie di rituali quotidiani legati alla tradizione e talvolta alla scaramanzia. Sono quel genere di gestualità e piccoli riti che si fanno per background culturale (come potrebbe essere da noi il gettare la monetina nella fontana ed esprimere un desiderio), perché "male non fa". I templi sono pieni, infatti, di piccoli portafortuna (alcuni hanno anche le sembianze di Hello Kitty!) e preghiere da portare sempre con sé, da acquistarsi mediante versamento di una piccola offerta.
Il fatto che la religione shintoista non abbia la stessa greve solennità rituale della religione cattolica (la chiamo in causa perché è quella alla quale siamo abituati) non vuol dire che meriti meno rispetto: nelle aree sacre dei templi va tenuto un comportamento consono e una buona disposizione d'animo (poca confusione, poca caciara con le foto, movimenti composti) e prima di accedervi bisogna seguire le regole per la purificazione.

1 commento:

  1. *O* bellissimoooooo!!!! Io prima o poi un viaggietto in Giappone me lo facciu! :3 adoro quella cultura e molte altre cose che lo riguardano!

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