So che può sembrare impossibile che qualcuno abbia potuto pensare che io sia stilosa, ma giuro che è successo davvero (merito della maglia di Dario?)!! Me ne stavo lì a disegnare con tutti i postumi di un venerdì sera ggiòvane (non ho più l'età per certe cose, io!), ed ecco che arrivano queste due e mi bombardano di discorsi. Va bene, rispondo io, mi va bene tutto, tanto ero talmente rimbambita che avrebbero potuto venire pure quelli di Mondolibri e farmi firmare dieci contratti!
Se non ci credete, vi metto anche la foto originale (vergognandomi non poco: avevo pensato di mettere solo il link, per evitare la vista di una simile accozzaglia a quelle col cuore debole, poi m'è venuto in mente che avevo qualche appunto da fare in mia difesa, e farlo sotto alla foto è meglio):
Allora:
1. lasciamo stare tutto, nella prossima vignetta parlerò della mia skill di venire sempre male in foto;
2. notare, prego, la maglia (di Dario) infilata dentro ai pantaloni. La spiegazione: essendo i pantaloni privi di tasche, tenevo in quello spazietto penne e pennelli che mi servivano per disegnare! E' orribile, lo so, ma mi sono dimenticata di conciarla meglio;
3. Mi sono vestita a caso. Sul serio. Con circa quattro ore di sonno e mezz'ora di ritardo non sono stata a pensare troppo a cosa mettermi: i pantaloni erano lì, sul letto, le scarpe immediatamente sotto, la maglia era in bella vista piegata nella valigia di Dario, la sciarpa era sulla via del portone di casa, la giacca almeno era appesa all'attaccapanni, gli occhiali erano nella borsa. La faccia da culo, quella ce l'avevo già su.
[matita su sketchbook e acquerello. Foto presa dalla pagina facebook di TuStyle. Ah, volevo dire che millantavano la distribuzione di una borsina di nonsoche e una copia del giornale, ma a me nessuno ha dato niente. E ti pareva.]
Nessun commento:
Posta un commento